Domenica mattina
Ti risenti in forma dopo
troppi giorni neri
sembrano farfalle i tuoi
pensieri
mani che ritrovano tutto
il tempo perso
lanci il tuo buongiorno,
un benvenuto all'universo.
Hai voglia di scoprire
l'oro in bocca del mattino
goderti in santa pace il
cappuccino
in strada quattro gatti
c'è chi fischia una canzone
che ho già sentito in uno
spot alla televisione.
È domenica mattina
questo giorno da
inventare
e ti accorgi com'è bello
senza fretta camminare
poi sorridi al nuovo sole
che accarezza la città
ti senti parte
dell'immensità
nell'ora in cui sbocciano
i fiori
e dorme il rombo dei
motori.
Sulle ali d'Ippogrifo
voglio attraversare il tempo
planare sopra il mille
settecento
Milano sembra un'isola in
mezzo alla pianura
tra boschi prati vigne e
corsi d'acqua pura.
Lo scenario qui svanisce
sfreccia in mezzo a
questa via
una volante della polizia
butto i sogni oltre la
siepe
vado a prendere il
giornale
leggo il titolo di spalla
e ripiombo nel reale
È domenica mattina
una domenica normale
la città che si risveglia
vuole correre ed urlare
in un bar pieno di fumo
c'è chi è fermo al bel
tempo che fu
a un mondo prima della
tivù
tra gente calma e
contenta
seduta attorno alla
polenta....
O polenta polenta polenta
töte i bóche
con té i se contenta!
O delissia
immortal de la pansa
te de fé
con qualunque pitansa:
te sé
'l cibo de siòre e poarècc
te sé
'l cibo de zùegn e de vècc !
A l' te unura ogne bù
bergamasch,
cara spusa
del brombo di fiasch.
(O polenta...
tutte le bocche con te
si accontentano!
O delizia immortale
della pancia
ti fai con qualunque pietanza:
sei il cibo di ricchi
e poveri
sei il cibo di giovani
e vecchi!
Ti onora ogni buon
bergamasco,
cara sposa della
bevanda che sta nei fiaschi!)
vecchio testo...del 1985
circa; rivista 9.11.95 Ravasio Luciano