LA VERA STORIA DEL PAC̀ (versione ritmica)

 

È la storia di Pacchiana

Robin Hood di val Brembana

celebrato nei racconti

per il salto giù dai ponti.

E per far beneficenza

derubava con coscienza

chi era pieno di quattrini

per dar tutto ai poverini.

Eran tempi di tempesta

nella Francia giacobina

il rimedio al mal di testa

si chiamava ghigliottina 

 

Il Pać alla sua maniera

in valle resta la bandiera

di chi porta la sua croce

senza mai alzar la voce...

(parlato) Siamo nel 700: 18 dicembre 1773 contrada Bonorè a Grumello de’Zanchi

 

Dalle parti di Poscante

nascerà il nostro brigante

prima aveva l’osteria

poi è ladro e pure spia...

Per la storia, quella vera

è un avanzo di galera

e chi uccide ‘sta canaglia

prenderà una ricca taglia.

Senza fare complimenti

gira armato fino ai denti;

chi lo incontra, mamma mia,

dopo cambia biancheria:

il suo look fa spaventare

ma che macho, donne care!

ho qui i dati del bandito

sembra vivo e ben scolpito.

 

Statura piuttosto alta-età d’anni trenta circa-capelli neri con ricci intrecciati alla fronte e alle orecchie-con coda legata alla francese-barba nera, ordinariamente rasa-scintillioni neri-occhi brillanti- mento pieno.

Ed il tempo tempo porta a galla

le leggende nate in stalla

vero o falso ci si inchina

al gran salto di Sedrina.

Là sui ponti l’han bloccato

i francesi in un agguato

ma lui vola giù nel Brembo

come Tarzan, che elemento!

Gli dicono:

PARLATO- Msr Pać Pacianà/ grande figlio di ... valle Brembana/ anche le vecchie volpi si prendono... –Le vecchie volpi Ś ma non di questo pelo- Ah, ah

Le gran storie buttan male

ahimé, è tragico il finale...

Stessa età e come il Signore

è un amico il traditore...

Ma da morto la memoria

è finita in tanta gloria

e il padrone in val Brembana

resta lui Pać Paciana.