Lunario

 

Tèll chì,nonno Lunario

con tutta la tribù:

365 neut* da tirare su;     *nipoti

più dodici figlioli

da non lasciare soli:

e se non stanno buoni,

son guai per le stagioni.

 

È bianco di farina,

però non fa il mugnaio

l'è 'l prim,

soffre gli sgrisoli*        *brividi

è gennaio.

Febbraio a Carnevale fa gran festa

e l'se bütta sènder* sü la testa,    *cenere

marzo a l'è ü matochèl*                 *mattacchione

che cambia spesso umore

avrìl l'è 'l mis* di quelli           *mese

che pensano all'amore,

se maggio è il dolce mese delle rose,

giugno è più bello chiudono le scuole.

 

Il grano è già tagliato e fa un caldo da crepare:

è luglio, vi saluto, oggi parto per il mare.

 

Agóst rinfresca il bósc*,               *bosco

tutte le ferie porta via,

settembre è così bello in Lombardia.

Ottobre ci rallegra con il vino,

novembre fa riaccendere il camino.

Dicembre ci regala un anno in più

coi doni di Lucia

e del Bambin Gesù

e mentre noi brindiamo a S. Silvestro,

lui grida a tutti:

"Arrivederci, a presto!"