Colgo la rosa rossa
(L. Ravasio - 1978)
Lo
stesso di quand’eri adolescente
c’e
sempre chi non cambia convinzione
e
aspetta il grande amore sconvolgente
sperando che sia la Rivoluzione.
Parole
sante e nel mio caso vere:
ma ho
già bruciate troppe primavere
per degli amori da letteratura
finiti
sempre in una fregatura.
E si ha un bel dire la monogamia
funziona
uguale ad una lotteria:
a
volte vinci l’anima gemella
se
sbagli scordi che la vita è bella.
Ma
dopo troppi inverni di fantasmi
tra le
tue braccia corro a rinnovarmi
a
venerare il corpo di una femmina
fino a
dannarmi in sempiterno l'anima.
E non
ti chiedo d'essermi fedele
nel
fiume adesso scorre latte e miele
le
mele d'oro toccano il mio fianco
ti fai
croccante come il pane bianco.
Ti
amo intraprendente amica mia,
tu mi
ricambi della cortesia
che
importa se la gioventù è sfiorita
colgo
la rosa rossa della vita;
colgo
la rosa rossa, ‘na rusella
nu poco
pocorillo... appassuliatella...
Si comm'a nu sciurillo...
tu tiene na vucchella,
nu poco pucurillo, appassuliatella..